lunedì 2 gennaio 2012

LA SCUOLA STEINERIANA DI ORIAGO DI MIRA (VE)

Nel mio paese è presente una scuola steineriana, dove ho anche svolto uno stage.
Voglio raccontarvi qualcosa su essa.
Scuola di Oriago


La scuola steineriana di Oriago aprì i battenti nel 1983 con una prima classe elementare ed una materna.I precedenti educativi risalgono al 1973, anno in cui a Mestre iniziò l'attività dell'Associazione "Amici della scuola ad indirizzo steineriano" che divulgò il pensiero pedagogico di Rudolf Steiner mediante conferenze, convegni, gruppi di studio e di sperimentazione didattica per i figli dei soci. Tali esperienze portarono due anni dopo all'istituzione della prima scuola materna.
L'edificio ha dovuto subire delle importanti trasformazioni interne, dalla stalla si pensò di ricavare il teatro, dal portico l'asilo, dalle vecchie cucine i locali di servizio, dalle camere a sottotetto le aule di scuola elementare. L'inaugurazione avvenne il 14 Maggio 1983.Oggi la scuola presenta tre edifici: il primo edificio è adibito alla scuola elementare e dell'infanzia con 5 aule per i bambini delle elementari e 2 per quelli dell'infanzia;   
classe
Le aule sono completamente in legno e molto accoglienti. Nell'edificio è presente una cucina con 2 sale da pranzo, un'aula per il coro, una palestra e segreteria; il secondo edificio è adibito alle scuole medie; l'ultimo edificio è adibito ai lavori manuali.La scuola presenta anche un grandissimo giardino dove i bambini sono liberi di giocare.
La scuola è oggi direttamente gestita da un'associazione di promozione sociale senza fini di lucro e legalmente riconosciuta. Il riconoscimento giuridico è infatti stato assegnato dalla Regione Veneto con decreto n. 1488 in data 13 Marzo 1992. Attualmente l'Istituto è composto di una scuola dell'infanzia paritaria formata da tre classi, di una scuola primaria paritaria formata da sei classi con due sezioni , e infine di una scuola secondaria paritaria di primo grado formata da tre classi.
L'orario settimanale è di sei ore e mezza per cinque giorni. La scuola inizia alle 8:25 con il canto corale, seguono le lezioni sulle discipline trattate nel rispettivo periodo o epoca, poi la ricreazione alle ore 10:30, le altre materie, il pranzo alle 12:30, un altro momento ricreativo e le ultime ore fino alle 15:00, dedicate a varie attività laboratoriali.
La scuola ha anche un blog, vi consiglio di visitarlo http://scuolasteineriana-oriago.blogspot.com/

L'EURITMIA

L'Euritmia è un'arte del movimento fondata da Rudolf Steiner all'inizio di questo secolo. 
Essa cerca, attraverso il movimento corporeo, di esprimere le leggi della parola e della musica in un'esperienza spirituale.
 Parola e musica plasmano direttamente l'uomo. Guidando gli alunni ad esprimersi con il movimento su un testo o con un pezzo musicale, parola e musica agiscono armonizzando e ordinando il mondo spirituale e quello fisico.
La valenza di questa arte a fini di integrazione sociale non può essere sottovalutata. Essa assume un significato terapeutico sempre maggiore di fronte alle crescenti deficienze di comportamento e movimento che si manifestano nella "società del benessere ".
 L’euritmia, agendo sul bambino nel suo complesso, ha perciò una grande funzione equilibratrice e risanatrice.

LA SCUOLA SENZA VOTI

L'attestato descrittivo che ogni alunno riceve alla fine dell'anno rappresenta la caratterizzazione personale ed individuale del suo rendimento, formulata dall'insegnante.
L'insegnante di classe segue ed accompagna la sua classe sul cammino dell'apprendimento ogni giorno per otto anni; prepara feste, fa visita a casa, in una parola conosce bene i suoi scolari. Il suo attestato è un parere sulle modalità di apprendimento, sull'insegnamento sociale nella classe, sull'intera vita scolastica di ciascun alunno. 
Per i bambini dai 6 agli 8 anni gli attestati vengono consegnati ai genitori; solo quando il bambino ha raggiunto la fase evolutiva in cui comincia a riconoscersi indipendente, egli riceve l'attestato personalmente.

L'INSEGNAMENTO A PERIODI

Ogni mattina le prime due ore sono dedicate alle materie principali che vengono trattate continuativamente per più settimane, cioè a ‘epoche’, per favorire la concentrazione e l’approfondimento.
 Questo facilita l’introduzione, in ogni lezione, di altre materie ad essa correlate, per esempio il disegno e la poesia. Dopo una pausa, ci si dedica alle materie che richiedono un ritmo preciso e una pratica costante: attività artistiche, linguistiche, manuali e motorie in cui il maestro di classe può essere sostituito o affiancato dai maestri di materia. Un'importante scelta della scuola è il non utilizzo dei libri di testo, perchè gli alunni devono studiare a casa ciò che gli viene dettato dall'insegnante, o successivamente di propria iniziativa.

ESSERE INSEGNANTE WALDORF

Essere insegnante di Scuola Waldorf richiede entusiasmo e abilità creativa nell’insegnare, oltre ad un cammino personale di conoscenza e trasformazione.
Ogni insegnante deve aver partecipato ad uno specifico corso di formazione della durata di almeno 2 anni. Oltre agli aspetti filosofici, antropologici, pedagogici e didattici propri del pensiero steineriano, questo corso trasmette ai futuri maestri l’importanza dell’autoeducazione come esperienza di vita.
Gli insegnanti conducono insieme l'intero lavoro pedagogico e si assumono la responsabilità assoluta per l'insegnamento e per le questioni che riguardano il piano e le ore di studio.
La riunione del collegio, che ha luogo ogni settimana, favorisce lo scambio di esperienze pedagogiche, risponde alle esigenze e agli interrogativi che sorgono nell'ambito dell'insegnamento, ma favorisce l'approfondimento antropologico. Viene pertanto garantito un perfezionamento permanente. Fa parte del collegio docenti anche un medico scolastico, che affianca, assiste e consiglia bambini, genitori e insegnanti. 
 Il "maestro di classe" è la figura di riferimento che conduce la classe dalla prima elementare fino alla terza media (VIII classe), viene visto come figura di riferimento da parte degli alunni.

giovedì 29 dicembre 2011

I SETTENI

  • Primo settennio: il Giardino d'Infanzia 

Nel primo settennio, il bambino conquista tre principali facoltà: la posizione eretta e la capacità di camminare, l'uso della parola, la possibilità di dire "io" a se stesso: si impadronisce delle sue capacità ed esprime al massimo le sue facoltà di movimento.
In questa fase il bambino viene immerso  in un mondo buono, ricco di fantasia, immagini, gioco e meraviglia. L’ambiente in cui i piccoli si muovono è estremamente curato, arredato con mobili in legno; i giocattoli sono molto semplici, spesso costruiti dai genitori o dai maestri con materiali naturali, sono essenziali e poco definiti perché la fantasia del bambino possa farli vivere come desidera.


  • Secondo settennio: La Scuola dell’obbligo (I – VIII Classe)

Nel secondo settennio il bambino sviluppa soprattutto la dimensione emotiva, la vita di sentimento (ecco perché grande importanza è data all'arte e tutto l'insegnamento assume una veste artistica). Nei primi tre anni di scuola sono fondamentali il ritmo e l’immaginazione, e il maestro una figura di  autorità amata,  diventa la porta che si affaccia sul mondo, in una relazione che muterà di pari passo ai mutamenti del bambino.Ogni classe inizia il suo percorso con un maestro che la accompagnerà come figura di riferimento per tutto il ciclo di 8 anni, affiancato, nel corso del tempo, da altri insegnanti specializzati nelle singole materie.
In questo settenio, le discipline coinvolte sono molteplici; come le lingue straniere che  vengono introdotte fin dai primi anni in quanto l’impulso all’imitazione tipico di questa età del bambino consente una maggiore facilità di apprendimento. All’inizio l’insegnamento passa attraverso la ripetizione di filastrocche e canzoncine, per poi arrivare all’introduzione degli aspetti linguistici e grammaticali nelle classi successive, poi ci sono i lavori manuali, e molte altre materie..


  • Terzo settennio: La scuola superiore (IX – XIII Classe)

Nel terzo settenio, il ragazzo manifesta nuovi bisogni di conoscenza e di relazione, i suoi pensieri e le sue esperienze lo orientano verso ciò che gli appare come un ideale da raggiungere. Ha sete di sapere, di trovare risposte agli interrogativi sulla vita e sul mondo attivando il suo pensiero. Grande importanza acquista l’approfondimento delle materie scientifiche che stimolano l’esercizio dell’osservazione diretta del mondo e del pensiero logico-razionale.
Lo studio delle materie umanistiche ha il compito di educare ad un atteggiamento oggettivo rispetto alle emozioni, al superamento di simpatie ed antipatie grazie a solide basi conoscitive. Anche il teatro mantiene un ruolo rilevante nel corso di studi superiori, consente di allestire un lavoro teatrale che aiuta la maturazione personale e sociale degli allievi.



EDUCARE ALLA LIBERTÀ

La pedagogia Waldorf mira a sviluppare individualità libere, in grado di continuare ad imparare dalla vita.Questa pedagogia cerca di riconoscere, coltivare e portare a manifestazione le potenzialità di ciascun bambino, rispettando i tempi della sua evoluzione fisica e interiore.
 Il bambino non viene visto come un substrato passivo sul quale imprimere nozioni ed informazioni, ma un essere in divenire e importanti trasformazioni sono in relazione a diverse fasi di sviluppo. Queste sono legate ad un ritmo di settenni. L'approfondita conoscenza dei processi di sviluppo permette all'educatore di coglierli e accompagnarli con interventi pedagogici adeguati.
Nel bambino bisogna curare anche tutto ciò che lo rende attivo: l'attività motoria, la fantasia, l'espressività, la creatività, l'iniziativa. Si cerca anche di sviluppare sempre armonicamente l'attività delle mani, del cuore e della mente. Proprio su questo equilibrio poggerà la sua capacità futura di divenire un uomo libero, fiducioso in se stesso e capace di contribuire allo sviluppo della comunità umana.
La sana formazione di corpo, anima e spirito è l'intento principale della pedagogia Waldorf.